1. La Devozione a Gesù, Re d’Amore ieri ad oggi

Chi non conosce lo stupore dei bambini davanti al Bambinello, l’emozione che traspare dai loro occhi, il silenzio e l’incanto davanti al presepe? Una devozione che, col passare degli anni, cresce e ci insegna a contemplare il Dio-uomo, dalla Grotta di Betlemme fino alla croce, e a meditare e imitare i Misteri della sua vita: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore… Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 11,29; 18,3). L’amore per l’umanità di Gesù, per la sua infanzia e l’intera sua vita, ha segnato la spiritualità di ognuno di noi, comuni cristiani, ma anche quella di apostoli e santi, dando luogo a grandi devozioni, come quella al Gesù Bambino di Praga, al Gesù, Re delle Nazioni, al Sacro Cuore, o quella a Gesù, Re d’amore, che qui presentiamo.

1.1 La devozione di Maria Yvonne-Aimée a Gesù, Re d’Amore

Madre Maria Yvonne-Aimée de Jesus (1901-1951) visse in un convento a Malestroit, Francia, dove fu a lungo superiora. “La sua vita fu una storia d’amore con Dio e il prossimo: amava dire che una vita conforme al Vangelo è più efficace di molti discorsi e di molte prediche, da vivere giorno per giorno nonostante le difficoltà e le sofferenze di ogni genere che puntellarono la sua esistenza, una testimonianza diretta di come viene trasformato colui che incontra Cristo e decide di scommettere la propria vita su di Lui”.

Numerosi furono i fenomeni soprannaturali che segnarono la vita di questa religiosa… bilocazione, stigmatizzazione, premonizioni, parlare ligue straniere senza averle studiate… La loro autenticità fu riconosciuta dal vescovo di Bayeux e Lisieux dell’epoca. Laurentin scrisse molto a riguardo.

“La sua vita fu indescrivibilmente ricca di crudeli sofferenze – tra cui l’essere aggredita e maltrattata da tre uomini – ed altrettanto ricca dei carismi più stupefacenti. Per tutta la vita fu continuo il suo impegno verso i sacerdoti scoraggiati, disperati o abbandonati. Un influente sacerdote e scrittore, l’Abbate Gaston Courtois, la consultò e volle affidarle dei sacerdoti bisognosi di conversione. Dom Germain Cozen, abate di Solesmen 1921-1959, osservò che Madre Yvonne-Aimée era contrassegnata dal senso di preghiera, di bellezza liturgica, di lode a Dio, come insegna la Chiesa”.

Madre Maria Yvonne-Aimée operò tantissimo a favore dei poveri dei malati che lei stessa cercava e accoglieva. Per tale suo prodigarsi, anche favore dei soldati, ebbe numerosi riconoscimenti civili, tanto da essere considerata un’eroina della resistenza e venne più volte decorata, ottenendo anche la Légion d’honneur.

La devozione di Madre Maria Yvonne-Aimée al Re d’Amore iniziò da fanciulla: la nonna le raccontava gli episodi evangelici e le leggeva Storia di santa Teresa di Lisieux, inoltre alla sera le faceva recitare un’invocazione speciale: “Santi e sante della nostra famiglia pregate per noi”.

A nove anni ebbe cinque visioni del “Gesù Bambino”: lo vedeva così bello e, avendo abilità artistiche, ebbe il desiderio di riprodurlo. Il Bambino divino le disse: “Prova, ti mando i miei santi angeli”. Così scaturì questo capolavoro. Si noti (nella pagina accanto) che in entrambe le rappresentazioni la posizione delle mani è di un’identica perfetta bellezza (e anatomicamente corretta).

Il 17 agosto 1922, Yvonne trascrisse sul suo taccuino un’invocazione dettatale dal Signore da recitare al mattino e alla sera:

“O Gesù re d’amore confido nella tua bontà misericordiosa ”.

Questa invocazione è diffusa nel mondo intero, fino ad ottenere Il 6 dicembre 1958 l’indulgenza da papa Giovanni XXIII.

Madre Yvonne affermò: “Questa invocazione apporta molta pace, conforto, luce, non solo ai malati e ai morenti ma a tutti. Può anche ottenere dei miracoli”.

   Madre Maria Yvonne morì nel 1951 in concetto di santità. Per la sua beatificazione e per ottenere grazie consigliamo la preghiera del Pater, Ave, Gloria.

… … …

Per continuare a leggere, si prega di scaricare l’opuscolo qui sotto

Devozione al Re d’Amore 2022.05.16